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Per lultimo matrimonio

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Nel silenzio dei fiori avverto i tuoi passi
negli occhi.

Un albero solo
mantiene  la schiena,

conversando con te.


Tutto è presente  e così altrove, insieme

occultando l'apparente della pelle
rendiamo visibile il nascosto-
primo tesoro-

nell'oriente  della forma

nel più profondo noi
emerge un io celeste,

il nostro doppio in cielo
tocca  l'inguine  dell' essere
nello spazio puro delle lingue.


Nell'istmo delle celle immaginali
io ti vedo, e  nel sommo dei sensi

 mi espandi mi dai forma.  Nel viaggio, 

fino all'estrema spiaggia dell'ombra ,
col lampo del sole al tramonto,

                                          mi bagno
nell'acqua perenne, fresca e salata

alla punta sottile dell’estasi
estraendo mercurio,  dentro le mani,
si scioglie  un diamante,

mescolando la vita  alla vita,

come l'unica fiamma di una candela

che può accendere altre candele,

senza una perdita-
nell'oceano di fango del corpo, di angosce
e stupori,  fino alla goccia più trasparente
raccolta nei palmi all’estuario-
 
trasformiamo le stelle,  cadute nel buco
che inghiotte di  nero ogni cometa,
nel centro esatto di luce,

col  getto amorevole delle fontane
bianche d'amore, e di un’ anima,
in un corpo astrale, senza più differenza

c'è un grembo sottile, un seminarium
nell'atto perfetto della preghiera,
tra noi,  una segreta energia
che libera  il cielo nascosto nel cuore,

salendo alla mente  come un'aurora

un'onda di miele, di bestie, fino alle  piante
alla struttura tellurica infine

per ogni pietra dell'essere. Ho pianto

al limite dell'invisibile
fedele angelo mio, giungendo per te
alla sposa segreta.
Rannicchiata dentro il mistero
ho iniziato  nuovi sponsali
col sentimento della distanza,
di simultanea presenza.

Nel nono cielo,  privo di astri,
contemplo il nostro splendore:
è un velo, sulla  nostra  bellezza,
un solo albero lungo la schiena

i tuoi fiori, tutto negli occhi 
è presente, così altrove, insieme,

un passo tanto dolce

può essere solo di gioia,

per l’ultimo matrimonio,

L'infinito.

  Cristina Bizzarri - 01/07/2014 17:22:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Una poesia assoluta, ab soluta, sciolta da tutto e disciolta in offerta. E l’amato ha in sé tutti gli amati, l’amata tutte le amate. Eppure due, ma senza possesso. Una poesia oltre i confini la tua, Narimi. Bellissima e generosa, oltre che di grande sapienza, ma non grande nel senso di grandiosa, grande nel senso di piccola.
Come te. :-)

 Ferdinando Battaglia - 01/07/2014 16:45:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Ho sostato dentro i tuoi versi, ho contemplato la bellezza, ora riprendo il cammino, ristorato; e la ghirba adesso è piena, traverserò incolume il deserto.

MiaInsuperabilePoetessa

 Chanteloup - 28/06/2014 17:49:00 [ leggi altri commenti di Chanteloup » ]

Un matrimonio infinito e unico
come le promesse sponsali rinnovate
ogni giorno nella fedeltá a sè stessi.
un bel cantico dei cantici.

 Lorenzo Mullon - 28/06/2014 09:31:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

il nostro doppio nel cielo e un triplo in una nuvola di polvere all’angolo del marciapiede, così ci dispieghiamo al massimo in questo universo di illusione
la vita qui è tutta un matrimonio e una separazione, ma noi siamo la presenza costante prima del qui

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